sabato 22 settembre 2012

Recensione: Revolution 1x01 "Pilot"

Ieri, vagando per i siti internet mi sono imbattuta in una recensione di una ragazza, che parlava del pilot di Revolution.
Interessata, andai in giro alla ricerca della trama e scaricai il pilot, vedendomelo.

La puntata si apre ai giorni nostri, a casa della famiglia Mathison: la madre Rachel aspetta il marito per cena con i due bambini (maschio e femmina). Dopo pochi minuti Ben Mathison piomba in casa spaventato e si avvicina al computer in tutta fretta e scarica qualcosa su una strana chiavetta USB. Marito e moglie si guardano e lei capisce che sta succedendo qualcosa, una cosa che sanno. Ad un certo punto le luci si spengono e il mondo cala nelle tenebre. Lo scenario si sposta a 15 anni dopo il blackout: Ben Mathison e i figli vivono in un grazioso villaggio rurale: la moglie Rachel è morta in imprecisate circostanze, e ora Ben vive con la nuova compagna e i suoi due figli. La pace nel villaggio viene interrotta da una dalla milizia del governo, che arriva cercando Miles Mathison, fratello di Ben: la situazione degenera, Ben viene colpito a morte da un’arma da fuoco e Danny, il figlio, viene portato via contro la sua volontà. Ben riesce, prima di morire, a consegnare all’amico Aaron la misteriosa chiavetta contenente dei segreti sul blackout e chiede a Charlie, la figlia, di andare a Chicago alla ricerca del fratello Miles. La ragazza parte subito, accompagnata da Aaron e dalla nuova biondissima fidanzata del padre che lei detesta. Giunti a Chicago, trovano lo zio Miles che vive in un Grand Hotel abbandonato, è un mezzo alcolizzato e non pare troppo contento dell'improvviso congiungimento familiare. Charlie manda all’aria tutti i progetti dello zio di mantenere un basso profilo, vengono scovati dalla milizia e, dopo essere riusciti a fuggire, Miles decide di aiutare la nipote a liberare il fratello prigioniero.

Danny, nel frattempo, riesce a scappare dalla milizia e trova rifugio nella casa di una misteriosa donna di colore, dove viene poco dopo ritrovato dalla milizia guidata da Giancarlo Esposito (Sidney Glass di “Once Upon a Time”, bravissimo, veramente). La puntata si conclude con un flashback che mostra Miles Mathison e il suo migliore amico che assistono allo spegnimento di tutte le luci, quindici anni prima: si scopre che i due sono entrambi militari e che l’amico, Sebastian Monroe, è diventato il crudele capo della milizia al governo. Dire che sono saltata dalla sedia è dire poco, quando la misteriosa donna di colore si ritrova in una stanza, accende sorprendentemente una luce (non dovrebbe non esserci più l'energia elettrica?), inserisce una chiavetta USB uguale a quella di Ben, comincia a digitare e dal monitor compaiono delle risposte.
Il pilot mi è piaciuto molto, la trama è interessante a parte qualche banalità.
Prima di vedere il Pilot non sapevo minimamente da chi era stata creata la serie: Eric Kripke, l'uomo che ha creato il famosissimo Supernatural, che ho visto alcune volte.
La serie è anche targata J.J.Abrams, una garanzia di alta qualità se consideriamo Lost e Fringe.
La trama è interessante, ha molti punti che, se sviluppati bene, possono far diventare questa serie un capolavoro, ma solo se saranno sviluppati bene e senza fretta.
-Oneinamillion



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