giovedì 25 ottobre 2012

Recensione: Revolution 1x05 Soul Train

Se decidiamo di far pace con le nostre elevate aspettative e ammettiamo che Revolution non è la serie dell’anno, ma un onesto prodotto di intrattenimento con del potenziale inespresso, forse riusciamo a godercela senza incazzarci troppo.

Dopo “The Plague Dogs” mi sono convinta che, almeno per ora, Revolution non è quello che avevo costruito nella mia testa assemblando video di pochi minuti e immagini promozionali, fantasticando sulla nuova creatura di Kripke.

Nonostante la premessa disfattista, devo comunque ammettere che questo “Soul Train” è nettamente migliore dell’episodio precedente (non che ci volesse molto), pur mantenendosi sempre nel limbo dal quale questa serie non riesce a spiccare il volo.

Punto di forza dei 45 minuti di questa settimana è, ovviamente, una serie di bellissimi flashbacks, che permettono di ricostruire la storia di uno dei personaggi più controversi e riusciti dello show, il Capitano Neville (Giancarlo Esposito), carceriere di Danny.

La Scooby Gang guidata da Uncle Miles, dopo l’addio alla povera Maggie (della quale tra due episodi neanche ci ricorderemo), riesce a raggiungere la cittadina dove sono accampati Neville con la sua Milizia e il prezioso prigioniero.

I bad guys stanno per partire a bordo di un vecchio treno a vapore sistemato per l’occasione, che li condurrà diretti a Philadelphia al quartier generale di Monroe.

E’ l’ultima occasione utile per liberare Danny: Nora recluta l’unico membro locale della resistenza per aiutarla a far esplodere il treno, Charlie come al solito si caccia nei guai e Aaron (sempre utilissimo) viene lasciato in un capannone a fare la guardia alla spia Nate.

Come anticipavo, le vicissitudini nel presente sono alternate al passato del Capitano Neville, dimesso impiegato assicurativo che viene licenziato proprio il giorno del blackout, emblema dell’uomo riservato che non riesce a imporsi e farsi rispettare, né dal capo, né dal vicino chiassoso.

I flashbacks raccontano come, da persona che non alza mai la voce e le mani contro nessuno, Neville diventa disposto anche ad ammazzare di botte il vicino stronzo pur di difendere la moglie e il figlioletto Jason.

Altro esempio di persona cambiata radicalmente dal blackout, dopo Miles (che sembra essersi parzialmente redento) e lo stesso Monroe.

Nel frattempo, Nora riesce a piazzare, nascosta in un tronco cavo, la bomba per far esplodere il treno e impedire così alla Milizia di avere un mezzo di trasporto per muoversi rapidamente.

Miles, però, non riesce a liberare Danny, anzi, si fa scoprire da Neville, il quale decide di partire in tutta fretta, caricando il giovane Mathison sull’Orient Express della morte.

Miles trova l’ordigno esplosivo e lo getta dal treno in corsa proprio mentre sta per detonare, ma Charlie non ce la fa a liberare il fratello e riesce a fuggire solo perché Nate le salva (di nuovo) la vita.

Choose a side, boy!!

Il Capitano e i suoi giungono incolumi a Philadelphia e si scopre che Nate in realtà non è altro che Jason, il figlio di Neville, evidentemente combattuto tra la sua fedeltà al padre e lo scarso rispetto per i suoi metodi.

Danny è giunto tra le grinfie di Monroe, che adesso ha un elemento di forza notevole per costringere Rachel a parlare: quest’ultima, infatti, gli rivela, in cambio di poter riabbracciare il figlio incolume, che il segreto per riportare la corrente sono le misteriose chiavette USB – collane e che ce ne sono ben 12 da recuperare.

Mi sono annoiata meno della settimana scorsa, non ci ero arrivata che Nate e Jason Neville erano la stessa persona ed è stato un discreto colpo di scena. Inoltre amo i rapporti padre – figlio complicati e burrascosi.

Nonostante questo, Revolution anche stavolta ha perso l’occasione di essere qualcosa di più, è come se mancasse sempre quel guizzo di genialità che distingue una gran serie da una serie mediocre.
Continuo a sperare in un miglioramento: ora la situazione si è complicata, Monroe ha acquisito potere su Rachel avendo Danny in custodia, Miles e company devono trovare un modo di raggiungere rapidamente Philadelphia, i misteri del blackout sembrano diventare più accessibili.

Spero che queste novità siano linfa positiva per lo show e che continuino anche a raccontarci il passato dei personaggi, sperando che non siano tutti “persona buona trasformata in un mostro sanguinario dal blackout”

-Oneinamillion

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